
Il massaggio ai piedi è un trattamento che nasconde moltissimi benefici. Parliamo di una tecnica frutto di una tradizione millenaria che permette di ritrovare il benessere dopo una lunga giornata. Non solo aiuta ad alleviare lo stress e l’ansia, favorendo il rilassamento, ma è ottimo pure per migliorare postura, equilibrio e flessibilità. Inoltre è l’ideale per risolvere problemi legati alla schiena, alla digestione e al mal di testa.
Indice:
- A cosa fa bene il massaggio ai piedi?
- Che tipo di massaggio ai piedi fare?
- Come si fa il massaggio ai piedi?
- Quali punti del piede massaggiare?
- Quali organi sono collegati ai piedi?
A cosa fa bene il massaggio ai piedi?
Il massaggio ai piedi presenta numerosi benefici. Prima di tutto consente di rilassarsi, in particolare alla fine di una lunga giornata, permette di ridurre gonfiori, pesantezza e stanchezza. Per comprendere il potere di questo trattamento basterebbe sapere che i piedi possiedono più di 7mila terminazioni nervose.
Questi punti nella medicina cinese vengono definite come “meridiani energetici” e, secondo la tradizione, sono connessi agli organi del corpo. Manipolando queste zone – sempre secondo la disciplina cinese – è possibile alleviare oppure migliorare dei disturbi.

Da questo punto di vista il massaggio ai piedi può essere utile per chi soffre di mal di schiena, mal d’orecchio oppure emicrania. Può aiutare a risolvere problemi intestinali, disturbi digestivi e alla vescica. Non solo: può rivelarsi utile per combattere stress e ansia, insonnia e stati dolorosi.
Che tipo di massaggio ai piedi fare?
Esistono molteplici tecniche di massaggio ai piedi da scegliere in base all’obiettivo che si vorrebbe raggiungere. La tecnica più famosa e diffusa è senza dubbio la riflessologia plantare, frutto della tradizione secolare della medicina orientale.
Lo scopo di questo massaggio è di trarre dei benefici e risolvere dei problemi tramite la pressione esercitata su alcuni punti del piede che sarebbero collegati agli altri organi del corpo.
Troviamo poi il massaggio terapeutico che viene svolto in caso di disturbi specifici o patologie da una figura altamente specializzata. Avviene, ad esempio, nel caso del massaggio sportivo fatto agli atleti.
Infine troviamo il massaggio rilassante ai piedi. Una vera e propria coccola per rilassarsi ed eliminare la stanchezza, ma anche per ridurre il gonfiore dopo una giornata trascorsa in piedi.
Come si fa il massaggio ai piedi?
Il massaggio ai piedi si può eseguire sia in posizione seduta che sdraiata, l’importante è che la persona stia comoda. Sotto le gambe inoltre andranno adagiati degli asciugamani per mantenerle leggermente alzate e mai tese.

Il massaggio richiede l’uso di oli e creme per ammorbidire la pelle, con un’azione nutriente ed emolliente, e facilitare lo scorrimento delle mani. Il prodotto viene distribuito e massaggiato con degli ampi movimenti che coinvolgono entrambi i piedi, partendo dalle dita, verso le caviglie sino al polpaccio.
Terminata questa fase preliminare sarà possibile massaggiare un singolo piede, coprendo invece quello non massaggiato. Il massaggio inizia quasi sempre premendo entrambi i pollici sulla pianta del piede in modo deciso, ma non eccessivo, disegnando piccoli cerchi con i polpastrelli, partendo dal basso.
La zona superiore del piede andrà poi massaggiata con movimenti di impastamento, sempre con i pollici. Le dita invece si possono massaggiare con delle pressioni e manipolazioni di allungamento. Partendo dalla parte superiore del piede il massaggio si sposta poi verso le caviglie e la zona inferiore del polpaccio con movimenti di impastamento e circolari.
Una volta terminato il trattamento su un piede si passerà all’altro, realizzando gli stessi movimenti.
Quali punti del piede massaggiare?
Prima di capire quali punti del piede massaggiare è importante fare una premessa. Dietro questa tecnica infatti si nascondono studi e teorie antichissime. Le prima notizie legate alla riflessologia plantare infatti risalgono all’Antico Egitto, ma si possono trovare – come accennato – anche nella tradizione cinese e in quella indiana.
Il fondatore della riflessologia moderna, in ogni caso, è considerato William H. Fitzgerald che sin dagli inizi del Novecento cominciò a studiare le zone dei piedi da massaggiare. Secondo le sue teorie dunque possiamo suddividere il corpo umano in dieci linee immaginarie che partono dalla testa e arrivano ai piedi, creando una divisione anteriore e posteriore.

Ogni parte del corpo che si trova in un’area è collegata con un’altra zona attraverso un flusso energetico. Anche nei piedi si possono tracciare delle linee che corrispondono esattamente a quelle corporee.
Cinque si trovano sul piede sinistro e altre cinque sono posizionate sul piede destro. Su ogni piede inoltre si possono tracciare tre linee orizzontali. Una si trova alla base delle dita, una a metà delle ossa corte e lunghe del piede e una nell’area del tallone. In questo modo è possibile creare una mappa del piede con i punti da stimolare con il massaggio.
Quali organi sono collegati ai piedi?
Come svelato in precedenza tutti gli organi del corpo sono collegati ai piedi. In particolare l’alluce comunica con intestino, polmoni e fegato. Il primo dito è legato all’intestino, il secondo a occhi e cuore, mentre il terzo alla cistifellea. Manipolando il quarto dito si può agire su utero e vescica.
Il centro del piede è collegato con la schiena (in particolare la colonna vertebrale), i reni e la pressione del sangue. L’area fra il tallone e il malleolo invece è legata agli organi genitali. La zona alta del piede se manipolata può migliorare lo stato di gola, ghiandole renali e naso.
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