
Ti è mai capitato di togliere il gel o il semipermanente e notare una macchia verdognola o giallastra sull’unghia? Se sì, molto probabilmente hai avuto a che fare con quella che chiamiamo “muffa”. Ossia un’infezione causata da batteri. Non è pericolosa se presa in tempo, ma va gestita bene, soprattutto per evitare che peggiori o che si ripresenti.
Indice
- Perché si crea la muffa sotto le unghie?
- Come capire se è muffa o micosi?
- Come togliere la muffa da sotto le unghie?
Perché si crea la muffa sotto le unghie?
- Ricostruzione tenuta a lungo senza fare refill;
- Mani troppo a contatto con l’acqua;
- Eccessiva umidità per l’uso di guanti.
La muffa sotto le unghie è un problema fastidioso, ma piuttosto comune, soprattutto per chi sceglie ricostruzioni in gel, semipermanente o acrilico. Ma perché succede?
La macchia verdognola o giallastra sotto l’unghia non è vera e propria muffa, ma una proliferazione di batteri o funghi, spesso causata da un piccolo accumulo di umidità che resta intrappolato tra il prodotto (gel, semipermanente, acrilico) e la tua unghia naturale.
Succede più spesso di quanto si pensi, soprattutto d’estate, quando le unghie vengono a contatto spesso con l’acqua (come al mare o in piscina), si indossano spesso i guanti sudando al loro interno oppure si portano ricostruzioni troppo a lungo, senza fare ritocchi o controlli.

Ma perché accade esattamente? Tutto inizia con un piccolo sollevamento del prodotto: magari il gel si è leggermente staccato ai bordi oppure c’è stata una micro-fessura tra un’unghia e l’altra. In quel micro spazio, invisibile a occhio nudo, possono infilarsi acqua o umidità. Lì sotto non circola aria, è caldo e umido: l’ambiente perfetto per far crescere i batteri.
Uno dei più comuni è il Pseudomonas aeruginosa, un batterio che ama gli spazi umidi e “sigillati”. È lui il responsabile della classica macchia verde che si vede sotto l’unghia.
Come capire se è muffa o micosi?
Quella che chiamiamo “muffa” di solito si presenta quando l’unghia è stata coperta a lungo con gel, acrilico o semipermanente. Magari si è sollevato un angolino del gel, ci è entrata un po’ di umidità, e si è creato l’ambiente perfetto per far proliferare dei batteri.
In questi casi, quando viene rimosso il prodotto, sotto trovi una macchia verdognola o giallo-verdina, accompagnata, a volte, da un leggero odore sgradevole. In questo caso l’unghia non si sfalda, non fa male e non dà fastidio, non ci sono deformazioni evidenti, e spesso basta pulita per qualche giorno perché la macchia sparisce da sola. Quindi se hai appena tolto un gel, vedi una macchia verde ma l’unghia è ancora dura, liscia e non ti dà fastidio… molto probabilmente è solo muffa, e niente panico.
La micosi (o fungo dell’unghia) è differente. È più profonda, colpisce l’unghia naturale rendendola giallastra, marroncina o biancastra. Inoltre l’unghia si ispessisce, si sfalda e perde la sua forma normale. Può avere un odore forte e sgradevole, accompagnato a volte dà prurito o fastidio, e soprattutto peggiora con il tempo, non migliora da sola.
Quindi se vedi che l’unghia cambia forma, è fragile e si rompe facilmenteallora è probabile che si tratti di micosi e servirà un trattamento più mirato.

Come togliere la muffa da sotto le unghie?
Quando vedi quella fastidiosa macchia verdognola sotto il gel o il semipermanente, la prima tentazione è togliere tutto da sola. A volte può bastare, ma se la macchia è molto evidente, è comparsa più volte o si allarga, andare da una professionista è davvero la scelta giusta.
Se ti affidi a una onicotecnica esperta e seria, lei saprà subito riconoscere se si tratta di batteri (muffa) o qualcosa di più complesso, come una micosi.
Ecco cosa farà! Per prima cosa rimuove in modo delicato e completo il gel o il semipermanente, evitando di danneggiare l’unghia naturale. Controlla poi se il distacco è stato causato da umidità, errori di applicazione o prodotto vecchio.

In seguito disinfetta accuratamente l’unghia con un prodotto antibatterico specifico. Ti consiglia poi di non coprire subito l’unghia: in genere si lascia libera per una o due settimane. Se la situazione lo permette, può applicare oli antibatterici naturali, come il tea tree oil, o un rinforzante curativo.
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